Qual è il carattere del tuo brand?

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Il nostro brand non deve essere solo un logo e qualche colore, ma rappresenta l’identità della nostra azienda. Ne è l’anima che si interfaccia con i nostri clienti… Quindi, qual è il carattere del tuo brand?

Ci sono migliaia di brand che ogni giorno comunicano con noi tramite il web, i social, i giornali, i cartelloni pubblicitari e molte altre forme… Eppure possiamo renderci subito conto che una manciata di brand li ricordiamo immediatamente, senza alcuna fatica, mentre tutti gli altri rimangono sfocati, sullo sfondo.

Dobbiamo pensare al brand come ad una persona con un vero e proprio carattere: ci sono brand informali e scherzosi, ci sono brand dediti a prendersi cura degli altri, ci sono brand che puntano a esplorare sempre strade nuove. E poi ci sono brand di cui non sapresti dire niente, brand insipidi.

In quanti si ricordano del tuo brand?

Un aiuto dal mondo della psicologia

Per arrivare a capire come gestire al meglio il carattere del nostro brand ci facciamo aiutare da un concetto nato nella psicologia moderna a inizio del ‘900, ovvero gli archetipi. Sono stati introdotti da Carl Gustav Jung per essere applicati alle persone, ma molto velocemente sono stati utilizzati in moltissimi altri campi, come la letteratura e il cinema, fino ad arrivare anche nel mondo delle aziende.

Ecco così la nascita dell’archetypal branding, ovvero la costruzione di brand d’impatto basati sugli archetipi di Jung. Ma cosa sono esattamente questi archetipi?

Gli archetipi individuati da Jung rappresentano dei modelli di personalità, degli aggregatori di determinati tratti caratteriali e comportamenti che siamo abituati a riconoscere nella nostra vita di tutti i giorni. Facciamo un esempio: se prendiamo un film, sin dai primi minuti siamo in grado di identificare chi sia l’eroe, ovvero quel personaggio che attraverso un cammino pieno di difficoltà riuscirà a sconfiggere il suo nemico e portare a termine la sua missione, oppure il creatore, un personaggio sempre intento a migliorarsi attraverso nuove invenzioni.

Infatti, il creatore e l’eroe sono due dei 12 archetipi che Jung aveva identificato. Infatti, questi modelli vengono associati ai personaggi di una storia: si collegano a temi ed emozioni che si estendono lungo il racconto e con i quali ci identifichiamo.

La ruota degli archetipi

La ruota con i dodici archetipi di Jung e il loro tratto di spicco

Gli archetipi hanno dei tratti in comune e vengono per questo divisi in 4 attivatori universali di emozioni basati sui bisogni delle persone: stabilità, indipendenza, cambiamento e appartenenza. Ogni archetipo poi, partendo da uno di questi quattro bisogni principali, sviluppa le sue caratteristiche specifiche e delinea tratti unici.

Quindi, il loro potere è la capacità di adattarsi direttamente alle esigenze e ai desideri dei tuoi potenziali clienti. Che si tratti di uno dei quattro pilastri fondamentali o delle sue sfumature, esiste un archetipo specifico. L’archetypal branding è nato perché le aziende utilizzano gli archetipi per comunicare con il proprio pubblico ed entrare in empatia con esso.

Ecco perché tutte le aziende che vogliono crescere nel mercato curano sempre più la propria immagine e il proprio brand, con l’obiettivo di rendersi più “umane” e vicine ai propri clienti, facendo quindi emergere la propria personalità e il proprio tono di voce in modo chiaro e riconoscibile dal proprio pubblico.

Costruire il carattere del tuo brand diventa così una questione di connessione tra te e i tuoi clienti: quanto più sei in grado di rispecchiare una caratteristica che caratterizza o che attira la tua audience di riferimento, tanto più sarai in grado di creare un legame con il tuo pubblico molto più forte dei tuoi competitor, rendendo estremamente più facile il processo di acquisizione e fidelizzazione dei clienti.

Scopri le schede degli archetipi

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